La nostra storia

Fondatore del salumificio è stato Giovanni Zerbini che tutt’ora porta il suo nome. Giovanni era nato a Torrile il 1 marzo del 1924 da una famiglia di contadini. Il 15 gennaio del 1943 venne ad abitare da S. Lazzaro (PR) a Felegara con i genitori e iniziò a lavorare nel reparto di macellazione dell’Industria Rolli.

Lì conobbe Maria Marchi di Felegara , anch’essa operaia della Rolli e il 29 novembre del  1951 si sposarono.

Dal loro felice matrimonio nacquero tre figli: Francesca, Armando e Paolo.

In seguito Giovanni andò a lavorare in un salumificio a Sanguinaro, come capo operaio, poi per essere più vicino alla famiglia in un salumificio a Varano de’ Melegari.

Qui vi lavorò per qualche anno, finchè decise nel 1958 di aprire un piccolo laboratorio a Ramiola  lungo la strada provinciale Fornovo-Varsi per la lavorazione delle coppe a balia.

Lavoratore instacabile e con grande passione ebbe subito bisogno di aiutanti.

Da quel momento iniziò per tutti il nuovo cammino di adesione e di coinvolgimento nell’attività del capofamiglia.

In quelli anni, lavoro, solo lavoro, sette giorni su sette.

L’attività andava bene e le richieste aumentavono e con l’aiuto di altri dipendenti, da lavoro baliatico divenne ben presto salumificio con la trasformazione delle carni di tutti i prodotti derivanti dal maiale.

Particolarmente famoso e prelibato era il “salame di Giovanni”.

Nel 1967, la famiglia Zerbini acquisto un terreno nelle vicinanze del vecchio laboratorio e vi costruì il nuovo e moderno stabilimento.

La nuova sede aprì i battenti nel 1969.

Ampliando l’attività , oltre ai dipendenti , si rese necessario la presenza giornaliera della moglie Maria con la funzione di addetta alla vendite, la quale con grande impegno e sacrificio, alternava al lavoro in bottega , la cura dei tre figli e le faccende di casa.

Nell’attività poco dopo , iniziarono a collaborare anche i figli: prima Francesca , poi Armando e Paolo.

Nel 1985 Giovanni formò una società con i familiari, ma purtroppo nell’anno seguente il 10 novembre del 1986 morì all’età di 62 anni

I figli fecero tesoro degli insegnamenti del padre e dell’esperienza da lui raccolta e tutt’ora portano avanti l’attività producendo salumi tipici di Parma.